“IO VALGO, TU… NI”

Chi ha prevalentemente uno stile “aggressivo”

Probabilmente, in un contesto di relazione con una o più persone, più o meno consapevolmente, si impone lasciando poco spazio all’altro, non ammette di aver sbagliato, non è interessato e non rispetta bisogni, opinioni, desideri, emozioni dell’altro, è ostile e imprevedibile. Nel complesso, chi utilizza prevalentemente uno stile aggressivo ha la tendenza a soddisfare unicamente i propri bisogni prevaricando gli altri e ad addossare agli altri la responsabilità dei propri errori. Uno stile comunicativo – e relazionale – aggressivo si accompagna all’idea di essere sempre nel giusto e ad un’alta rigidità nel restare sulle proprie posizioni. Di solito, chi ha uno stile aggressivo afferma i propri diritti violando quelli dell’altro, esprime pensieri ed emozioni in modo disonesto e manipolatorio, si esprime in modo offensivo, umiliante, disprezzante, raggiunge i propri obiettivi a spese degli altri, usa i risultati ottenuti come unico indice del proprio valore personale. Le emozioni che si accompagnano ad uno stile aggressivo sono: la rabbia, il risentimento, la colpa. Chi è in relazione con una persona aggressiva recepisce il messaggio “Tu non vali” (o comunque, non quanto me…), che si declina in: “Questo è ciò che penso io, se tu pensi diversamente da me sei stupido, sbagli, non conta”; “Questo è ciò che voglio io, ciò che vuoi tu non è importante”; “Questo è ciò che sento io, ciò che senti tu non è importante”. L’avere uno stile comunicativo aggressivo offre dei vantaggi a breve e delle conseguenze particolarmente negative a lungo termine. A breve termine: ridurre l’ansia, provare la sensazione di tenere la relazione e l’interlocutore sotto controllo, ottenere il riconoscimento sociale, ottenere ciò che si desidera. A lungo termine, uno stile aggressivo può portare a gravi sentimenti di sfiducia in se stessi, sensazione frequente di stanchezza e logoramento, isolamento sociale, senso di solitudine, stress costante e l’insorgenza di malattie fisiche psicosomatiche.

 

Da: F. Baggio (2013). Assertività e training asserivo. Teoria e pratica per migliorare le capacità relazionali dei pazienti. Franco Angeli: Milano.